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L'UNIVERSAUSER e i soci di CoopLombardia
organizzano la
Presentazione del libro
AFRICA & MEDIA
Giornalismi e cronache nel continente dimenticato
A cura di Mauro Sarti
Prefazione di Romano Prodi
Edizioni Gruppo Abele (Torino, 2009)
saranno presenti
Mauro Sarti docente di giornalismo all'Università di Bologna e curatore del libro
Padre Elio Boscaini della redazione di "Nigrizia"
sabato 19 dicembre, ore 18.00
Sede: Spazio ScopriCoop, via Daverio 44,Varese
COMUNICATO STAMPA
Il Premio Ilaria Alpi, dedica il quarto de I Taccuini del Premio Ilaria Alpi all’Africa e ai media.
Con Africa & Media edito da Ega, con la prefazione di Romano Prodi e a cura di Mauro Sarti, continua l’impegno dell’Associazione nei confronti del Continente Nero con particolare attenzione alla pubblicazione annuale di saggi legati alle tematiche dell’informazione.Il volume accoglie, inoltre, La frontiera testo inedito in Italia del grande reporter Ryszard Kapuścińki. (già premio Ilaria Alpi alla Carrera nel 2006). Africa & Media è stato scritto in collaborazione con Isf (Information, safety and freedom).
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“Come con l’informazione di mafia (Giornalismi e mafie, Ega editore, 2008) , un altro dei taccuini del Premio Ilaria Alpi, anche l’Africa sta cercando un suo spazio. E con questo libro abbiamo cercato di aprire una strada: avevamo gioco facile, non c’è molto in Italia su questi temi, se non centinaia di piccole esperienze di giornalismo “alternativo” che da anni stanno lasciando tracce per il paese. Per farlo abbiamo interpellato le migliore firme del giornalismo che si sono occupate di censura e morte, che hanno raccontato il continente dimenticato. Le sue guerre, i traffici, la politica, i poteri, le fragilità, le speranze. Le contraddizioni. Come avrebbe fatto, e come ha fatto fino a che gliel’hanno permesso, Ilaria Alpi”, scrive Mauro Sarti, docente di giornalismo all’Università di Bologna, nell’introduzione.
Dimenticata, è da sempre l’aggettivo più usato. Quello che connota l’Africa, quattro volte l’Europa, per tutta la più sensibile informazione giornalistica di stampo occidentale, che troviamo nelle cronache attente delle riviste missionarie, su qualche quotidiano, nei servizi televisivi in tarda serata e, oggi, sul web. Dimenticata, lo si dice così, quasi con un certo romanticismo, come si volesse rimarcare un dato strutturale di un continente che ospita culture, lingue, etnie, storie spesso completamente diverse le une dalle altre. Lontanissime da noi, ma sempre legate a doppio filo alle nostre economie, alle nostre politiche, a passati colonialismi e presenti progetti di sfruttamento. E oggi vicinissime con l’immigrazione.
Dimenticata, l’Africa, con le sue guerre. Dimenticata come l’Aids e la povertà. Come dimenticate sono le notizie che restano sui computer delle agenzie e non vanno mai in pagina, perché la cronaca chiede spazio, la politica anche, lo sport, poi la televisione… Gli esteri, le redazioni esteri – lo hanno raccontato molti paludati colleghi - sono state per lungo tempo “luogo di passaggio” nei nostri giornali. Territori dove si finisce quando si è puniti, o poco utili al lavoro di macchina, o giornalisti scomodi. O almeno, così è stato per lungo tempo: c’è oggi un rifiorire d’interesse per le storie lontane, certo complice la globalizzazione, che porta tanti giovani giornalisti a cercare di ribaltare vecchi assunti dell’informazione occidentale, italiana in particolare. Una nuova scuola di cronisti (tra loro tanti free-lance) sta nascendo, ha voglia di fare, di viaggiare, di raccontare. Soprattutto di capire. Perché dell’Africa c’è ancora tanto da capire, da documentare e da fare conoscere.
Nel testo i contributi di:
Angelo Ferrari (Agi), Enzo Nucci (Rai), Gabriele del Grande (Fortress Europe), Luciano Scalettari (Famiglia Cristiana), Raffaele Masto (Radio Popolare Network), Barbara Bastianelli (Premio Ilaria Alpi). Stefano Marcelli (Isf), Jean Léonard Touadì (docente e parlamentare), Ornella Ditel (esperta di comunicazione), Clarissa Clò e Nicoletta Pesco (Cinemovel), Magdalena Szymkòw (regista). La postfazione è di Pietro Veronese (la Repubblica).
info :Bruna Brambilla 333-4169612
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Attraverso una rivisitazione delle figure femminili dell'Antico Testamento
(profetesse, levatrici, vedove)
si cercherà di capire se e quanto le donne hanno influenzato la cultura e la religione.
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.... info bruna Brambilla (333 4169612) |
Universauser in collaborazione con i soci di Coop Lombardia organizza:
LE DONNE NELL'ANTICO TESTAMENTO
Leggere pagine bibliche con "occhi di donna":
questa la proposta di 3 conferenze dell'AUSER
sede : Spazio ScopriCoop, via Daverio 44,
(Casbeno) Varese
Relatrice:
dott.ssa Doriana Giudici
presidente del Centro culturale protestante
dell'Insubria "Dietrich Bonhoffer"
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mercoledì 2 dicembre ore 18.00
Le donne dei Patriarchi (Genesi ) Sara, Rebecca, Rachele.
L'intento è quello di capire come hanno collaborato alle azioni e alle scelte dei loro mariti: Abramo, Isacco, Giacobbe |
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mercoledì 9 dicembre, ore 18.00
Ruth e Noemi:
La complicità femminile
contro il diritto maschile (Ruth9)
Il libro di Ruth mettendo in luce non solo il suo rapporto con la suocera Noemi, ma anche le modalità di un passaggio da un popolo e da una storia diversa alla realtà della vita del popolo ebraico, specificatamente quella del villaggio di Betlemme. |
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mercoledì 16 dicembre, ore 18.00
Profetesse , levatrici e vedove
(Esodo, Giudici)
dal libro dell'Esodo e quello dei Giudici.
Attraverso una carrellata sui libri dell'Antico Testamento ci si soffermerà sull'apporto delle donne nella storia dell'ebraismo prima e del cristianesimo, poi, giova ricodare che solo alla fine dell'800 si formò una scuola di orintamento teologico che indagò sulla "qualità" della presenza femminile nella Bibbia.
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Chi erano e come si chiamavano gli antichi abitanti
di questo territorio?
Come e quando nasce Varese?
Quali sono le sue origini e quelle della tanto decantata Regione Insubrica? |
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UNIVERSAUSER
venerdì 27 novembre
allo spazio ScopriCoop alle ore 18,00 presenta
“Prima di Varese"
di Claudio Benzoni
Interverranno Carlo Brusa e l'autore.
“Prima di Varese” è un libro di narrazione-indagine, scritto per organizzare la memoria degli avvenimenti riguardanti l’origine piuttosto enigmatica della città di Varese. L’autore,
Claudio Benzoni, basandosi sui documenti e sulle fonti storiche disponibili, accompagna il lettore nella complessità delle antiche vicende accadute nel territorio varesino, con la consapevolezza che l’uso oculato dei documenti e delle fonti possa costituire l‘antidoto ai tentativi di re-invenzione del passato e ribadire la delicatezza delle conseguenze dell’uso della storia sulla nostra vita civile.
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La ricerca ha riscontrato che poco si conosce delle origini di Varese, solo rari segni antichi, suggestioni di luoghi, nessun segno di un borgo antico. Questo vuoto e la scarsità di documenti ha motivato l'autore a fare una sorta di indagine per capire come mai di fronte a fonti incerte, spesso leggendarie, esistono oggi molti luoghi comuni, e slogan, che attribuiscono al territorio nomi o derivazioni da questa o quella popolazione.
La curiosità maggiore è stata rivolta alla civiltà di Golasecca da molti considerata la "madre della civiltà Insubrica". Oggi infatti sono in molti a collegare l’avventura degli Insubri alla sorte dei golasecchiani, anche se nessun indizio archeologico permette di associare e motivare questa evoluzione della popolazione in modo omogeneo su un territorio tanto vasto, così come non è sostenibile una colonizzazione celto-insubrica omogenea di tutta l’area lombarda.
Nessun elemento sinora rinvenuto è sufficientemente probante da permetterci di affermare che i gruppi umani protagonisti per tutta la prima età del Ferro, nell’area tra Sesto Calende, Golasecca e Castelletto Ticino, siano stati rimpiazzati dagli Insubri.
E poi cos’è l'Insubria? Secondo l'autore è una reinvenzione geopolitica che dal presente si proietta sul passato, senza un documentabile riscontro storico.
Oggi l’area insubrica viene fatta coincidere con la zona tra i due laghi, Verbano e Lario, a cavallo frala Svizzera e l’Italia: ovvero il territorio del Canton Ticino e le province di Como, Lecco, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Novara. Si tratta di una regione geograficamente piuttosto ampia e ben definita, ma non corrispondente a quanto hanno riportato gli antichi storici romani.
Anche nelle vicende storiche successive ai romani non sono emersi riscontri evidenti e inequivocabili di un territorio dell’Insubria in quanto tale.
In questo arco di tempo numerosissimi e notevolissimi sconvolgimenti politici e sociali hanno trasformato il volto di tutta la Lombardia, altre invasioni e altre dominazioni hanno cambiato a più riprese la cultura delle sue popolazioni. Si sono alternate soprattutto storie di divisioni più che di unioni. Sono passati Germanici, Spagnoli, Francesi, Austriaci. Infatti nel dialetto di molte città lombarde sono frequenti echi del francese: ma tanto poco un lombardo contemporaneo si ritiene francese, quanto un cittadino dell’Insubria di oggi è identificabile con l’origine celtica, ancor più remota.
L'autore non ha inteso fare un libro di reperti archeologici e nemmeno un libro strettamente storico, ma solo cercato di capire e immaginare cosa è successo in quest'area, perchè la storia di un luogo consente ai suoi abitanti di non dimenticare le proprie origini e allo stesso tempo di costruire il proprio futuro sull’onesta memoria del passato.
......................................................................................................COMUNICATO STAMPA DELL'EDITORE |
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Sabato 21 novembre
alla piramide di Piazza De Salvo, a Varese, alle ore 16,00
il Gruppo teatrale di Universauser
con la regia di Anna Bonomi
presenta
LISISTRATA
Commedia di Aristofane
ore 16.00 saluti della Consigliera Provinciale di parità Gabriella Sberviglieri
ore 16.10 inizio spettacolo
L'ateniese Lisistrata ha convinto le donne di Atene, Sparta, Corinto e Beozia, stanche delle continue guerre, a rifiutarsi ai mariti, finché questi non concludano la pace. Le ateniesi, guidate da Lisistrata, hanno bloccato l'entrata all'Acropoli e l'accesso al tesoro ivi custodito. Vengono respinti gli attacchi di un gruppo di vecchi e di un minaccioso commissario, ma l'abilità e la fermezza di Lisistrata rischiano di essere rese vane dalla sensibilità delle altre donne alle lusinghe dei mariti. Ma alla fine sono gli uomini a cedere. Conclusa la pace, la riconciliazione degli elleni viene celebrata con un festino.
info :333-4169612
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COMUNICATO STAMPA
Anche quest’anno in Provincia di Varese si svolge la rassegna cinematografica “Un posto nel mondo” , percorsi di cinema e di documentazione sociale sostenuta da parecchie associazione della Provincia di Varese e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia e del Comune di Varese.
Sabato 14 novembre ore 17.30 verrà proiettato, proposto da UNIVERSAUSER e LEGAMBIENTE con ingresso gratuito presso “Filmstudio 90” in via De Cristoforis 5, il film “IL PIANETA VERDE“ di Coline Serreau. Il film affronta in chiave umoristica e fantastica il rapporto dell’uomo con l’ambiente in cui vive. Sul Pianeta verde vivono in armonia esseri umani, che hanno eliminato l’uso degli oggetti. Ogni anno fanno il giro degli altri pianeti. Mila, la protagonista, si offre di visitare il pianeta Terra e dovrà adattarsi a comportamenti e abitudini irrazionali e autodistruttivi. Come in una satira illuminista, la regista ci invita a riflettere facendoci osservare dall’esterno i nostri bizzarri stili di vita. Per le tematiche affrontate e l’immediatezza del linguaggio, la visione del film può anche essere utilmente finalizzata ad una riflessione didattica da parte degli insegnanti e degli studenti di materie scientifiche della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Perché questa scelta da parte di UNIVERSAUSER ? In questo periodo attraverso le sue Università, i circoli, le attività quotidiane la creatività, la riflessione dei soci Auser è chiamata a misurarsi con il tema della “città sostenibile”, ossia con l’impegno di rispettare, difendere, come cittadini attivi, il nostro patrimonio storico, ambientale, sociale, per trasmetterlo in maniera responsabile alle giovani generazioni. Nella fase difficile che stiamo vivendo, di crisi economica e sociale, questi argomenti si riallacciano alla questione della ricerca di uno sviluppo sostenibile e dell’affermazione, in particolare , di nuovi stili di vita da assumere come singole persone e come società. Verrà presto bandito un concorso letterario e fotografico su queste tematiche che saranno anche al centro del convegno nazionale “La città che apprende” nell’autunno 2010 a Venezia.
La Presidente di Universauser Bruna Brambilla e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
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DAL MOVIMENTO MODERNO ALL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
Mercoledì 11-18-25 novembre ore 18,00
Spazio ScopriCoop Via Daverio-Varese
30 anni di architettura a confronto in Provincia di Varese e nel Canton Ticino
A cura dell’arch. Angelo Del Corso
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Storia del Movimento Moderno A cura dell’arch. Benigno Cuccuru
30 anni di architettura a confronto
in Provincia di Varese e nel Canton Ticino A cura dell’arch. Angelo Del Corso
IL MOVIMENTO MODERNO IN ARCHITETTURA
PROGRAMMA DELLE COMUNICAZIONI
Si tratta di una sintesi della Storia dell'Architettura riferita al Movimento Moderno, in relazione a quelle tendenze che dalla seconda metà dell'800 fino al secolo scorso hanno caratterizzato l'affermarsi di una nuova pratica dell'Architettura.
I temi trattati saranno suddivisi secondo una sequenza cronologica:
1 - Origini e sviluppi del Movimento Moderno
.... (arch. Benigno Cuccuru)
La Rivoluzione Industriale quale matrice del Movimento.
Il primato della Scienza e della Tecnica.
Le scuole locali, in Europa e negli Stati Uniti.
Dal Razionalismo al Costruttivismo.
Le vicende italiane. Dall'Ecclettismo alle odierne tendenze.
2 - L'eredità del Movimento Moderno in Provincia di Varese e
.....nel Canton Ticino (arch. Angelo Del Corso)
.....Mercoledì 18-25 novembre ore 18,00
L'eredità del Movimento Moderno in Provincia di Varese e nel Canton Ticino
Le architetture realizzate fino agli anni '70.
Dagli anni '80 ad oggi.
Opere e influenze di Aldo Rossi e Mario Botta.
I nuovi caratteri delle trasformazioni urbane
Benigno Cuccuru
Laureato in architettura al Politecnico di Milano.
Dal 1964 ha esercitato una intensa attività professionale nel campo dell'architettura e dell'urbanistica. Negli stessi anni ha svolto un'ampia attività culturale collaborando tra l'altro a prestigiose pubblicazioni quali il Dizionario di Architettura e Urbanistica (DAU) e alla rivista Controspazio, diretta da Paolo Portoghesi, in qualità di redattore.
Ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e presso la Facoltà di Ingegneria della università di Pavia
Nel Campo della Storia dell'Architettura ha realizzato una mostra e un catalogo sull'Archeologia industriale nella Valle Olona.
Ha curato numerosi studi e pubblicazioni sull'Edilizia Residenziale tra gli altri "La casa possibile" sule realizzazioni dell'Istituto Case Popolari nella Provincia di Varese e il manuale "Norma e progetto" Testo adottato nelle facoltà di Architettura e Ingegneria di Milano e Pavia.
Angelo Del Corso
Architetto, esercita dal 1973 attività professionale a Varese e di ricerca e promozione culturale collaborando con enti e associazioni. Dal 1989 organizza conferenze sul paesaggio e sulla storia dell'Architettura varesina del Novecento. Dal 1998 è membro della Prima Commissione del Dipartimento "Formazione e Ricerca Scientifica" del Consiglio Nazionale degli architetti. Nel 1990 ha pubbbblicato con L. Crespi "Un secolo di architettura a Varese e in Provincia"-Alinea, Firenze. Nel 2001 è stato pubblicato il saggio"Una cauta voglia di progresso" in "L'Ospedale Neuropsichiatrico di Varese-A.S.L. Varese La.Ti.Va. Spa.
Per il Ministero della Pubblica Istruzione ed il Consiglio Nazionale degli architeti ha diretto il corso Postuniversitario di formazione per docenti di Scuola Media Superiore "Didattica Urbana e del Territorio", per la Provincia di Varese. Le sue realizzazioni sono state pubblicate su numerose riveste e testi di architettura.
info :
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
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BIBLIOGRAFIA
D.P. Mirskij- Storia della letteratura russa- Garzanti.
G. Spendel- Storia della letteratura russa, E. Newton.
Colucci- Picchio- Storia della civiltà letteraria russa,
vol 2, UTET
R. Jakobson- Una generazione che ha dissipato
i suoi poeti, Einaudi, 1975
N. Berberova- Un figlio degli anni terribili,
Vita di A. Blok, Guanda
Z. Gippius- Passioni umane, ed. Tranchida, 1995
A.M. Ripellino- Poesia russa del Novecento,
Feltrinelli
R. Poggioli- Il fiore del verso russo, 91, Passigli
A. Achmatova- La corsa del tempo,
a cura di M. Colucci, Einaudi, 1992
Elaine Feinstein- Anna di tutte le Russie-
La vita di Anna Achmatova, ed La Tartaruga, 2006
O. Mandel’stam Cinquanta poesie, ed. Einaudi.
Elisabetta Rasy, La scienza degli addii, 2005, Rizzoli
N. Mandel’stam- l’epoca e i lupi, Serra e Riva ed.
V. Majakoskij- N° monografico della rivista
Il Majakoskij, 1993
V. Majakovshij- L. Brik- L’amore è il cuore
di tutte le cose
ed Neri Pozza,2005.
V. Majalovskij- Tutte le opere- ed Feltrinelli.
B. Pasternak- Poesie, ed. Mondadori
B. Pasternak- Il salvacondotto. Garzanti
B. Pasternak- Il dottor Zivago, Feltrinelli, 1971
M. Cvetaeva- Poesie, ed. Mondadori
M. Cvetaeva – Il paese dell’anima-
Adhelphi (lettere – 1925) a cura di Serena Vitale.
M. Cvetaeva- Deserti luoghi –Adelphi
(lettere 1925- 1941)
N. Berberova- Il corsivo è mio, Adhelphi
Josif Bodskij- Fuga da Bisanzio, Adelphi
Michail A. Solochov- I racconti del Don,
Editori Riuniti,1962
S. Aleksandrovic Esenin- Russia e altre poesie,
Baldini Castoldi, 2007
E. Evtusenko- Il posto delle bacche, Einaudi, 1982 |
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Universauser in collaborazione con la Biblioteca della Scuola Anna Frank organizza:
La letteratura russa
tra le due rivoluzioni:
1905- 1917.
Relatrice: prof. Mariagrazia Ferraris
Lunedì 26 ottobre,
2, 9, 16, 23 novembre ore 15,00
Scuola Anna Frank-via Carnia 155-Varese
lunedi 16 novembre Il diverso modello tematico ed espressivo dei FUTURISTI nel mondo russo pre e postrivoluzionario: Severjanin, Pasternak, Chlebnikov, e il leader Majakovskji
lunedi 23 novembre
Le donne: Nina Berberova, (l'esodo)
Marina Cvetaeva, (il ritorno)
Olga Berggol'c (la permanenza);
Evgenij Evtusenko: il suo impegno poetico e politico
Il percorso prende in considerazione prevalentemente Autori russi che hanno scritto prosa e poesia negli anni immediatamente precedenti e seguenti il 1905 e il 1917, le date delle due rivoluzioni russe, segnati pertanto in modo decisivo dalla tragica condizione politica ed economica, i cui echi sono riscontrabili nei temi e nelle loro sofferte parole. Questi anni drammatici sono stati anche gli anni in cui si sono affermate le più importanti correnti letterarie in stretta ed originale relazione con la storia della cultura europea:
Il Simbolismo, che ha visto come massimo esponente Aleksandr Blok (Pietroburgo 1880-1921)e Zinaida Gippius
( 1869-1945);
l’Acmeismo che esprime il meglio di sé nell’opera poetica di Anna Achmatova (Kiev- 1889 - Mosca 1966) e Osip Mandel’stam ( Varsavia 1891- Vladivostok 1938) ;
il Futurismo che si è espresso in modi originali ed alternativi rispetto a quello italiano di F.T. Martinetti, con un leader di fama mondiale come Vladimir Majakovskij (Georgia, 1894 - Mosca 1930).
Accanto a questi grandi cui dedicheremo specifici incontri, è importante la conoscenza della cosiddetta letteratura dell’esilio, espressa da coloro che hanno abbandonato il paese dopo o durante gli eventi rivoluzionari del ’17.
Subito dopo la rivoluzione del ’17, spenti gli entusiasmi e il fervore rivoluzionario, infatti emigrarono verso l’occidente : Z. Gippius e D. S.Marežkovski, Stravinskij, Kandiskij, Jakobson, Chagall ed altri importanti intellettuali.
Nel ’18 l’attentato alla vita di Lenin portò alla fine della stampa borghese.
Molti scrittori, prima di scegliere la via dell’esilio, si rifugiarono nelle zone occupate dalle forze antisovietiche, riflettendo anche sul piano letterario la divisione della guerra civile seguita a quella d’ottobre.
I principali centri di cultura russa divennero Parigi e Praga, poi gli Stati Uniti.
Tra gli emigrati, i cosiddetti eretici dissidenti : I. A. Bunin, N. Berberova, Chodasevic,V. Nabokov, e soprattutto Marina Cvetaeva. (Mosca, 1892-Kasan, 1941).
Negli anni della rivoluzione però l’arte in Russia non era morta, anzi molti gruppi di intellettuali cercarono di coniugare con fede una ricerca artistica che concordasse con il sociale, tentando di riassorbire la fase sperimentale delle avanguardie rivoluzionarie in una compagine unitaria attenta all’importanza <educatrice> della rivoluzione, lontana da ogni soggettivismo romantico o formalismo deteriore, sentita come necessità di fondo per la cultura del paese, contro qualunque individualismo che non fosse aderente ai canoni del realismo socialista
Nacque l’immaginismo che dominò la vita culturale tra il ’20 e il ’22, scomparendo dopo il ’23. Mutarono le loro liriche come un estremo sviluppo dell’egofuturismo.
Fu l’ultima scuola poetica che rimase apolitica e che non aspirò ad accordarsi o a confrontarsi con la Rivoluzione. Il primo manifesto fu pubblicato nel 1921, firmato da Esenin e Šeršenevic.
Il più importante dei nuovi poeti fu certo Sergej Esenin,( 1895-1925), espressione della grande Russia meridionale, che canta ispirandosi alle ballate e alle canzoni popolari con un misto di nostalgia e melodica malinconia.
Lo Stato sorto dalla Rivoluzione d' Ottobre ha elaborato nel corso d' un quindicennio (1917-1932) un compiuto modello dell' arte socialista e coerentemente marxista: il cosiddetto realismo socialista. I nomi di Solochov, e di Evtusenko parlano di una grande vitalità della cultura sovietica.
Naturalmente la reazione intellettuale non si fece attendere con forme di dissenso e la conseguente esautorazione di grandi intellettuali come: Babel’, Mandel’stam, Pasternak e Bulgakov….
La Presidente di Universauser Bruna Brambilla e-mail brambilla.bruna@gmail.com cell 333-4169612 0331-866746 |
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COMUNICATO STAMPA
Universauser e la Biblioteca della Scuola Anna Frank organizzano:
TRADURRE O TRADIRE?
GIOVEDI’ 22 OTTOBRE, ore 15.00
Relatrice: ELINA KLERSY IMBRCIADORI
In questo momento di risveglio di interesse per la traduzione, abbiamo invitato a parlare una traduttrice che di traduzione ha vissuto. ELINA KLERSY IMBERCIADORI ha tradotto circa 80 opere di vari argomenti dalla saggistica alla narrativa moderna e classica per i maggiori editori italiani. Ci racconterà le difficoltà, ma anche le gioie di un lavoro oscuro di cui si è parlato sempre troppo poco e a cui si deve la conoscenza di molte opere
Presso Biblioteca Scuola “A. Frank”
Via Carnia 155-Varese |
ELINA KLERSY IMBRCIADORI ,senese, si è laureata in legge a Firenze. Dopo il matrimonio si è trasferita a Parigi. Ha conseguito una seconda laurea in letteratura italiana alla Sorbona, ha collaborato come giornalista alla radio francese, per poi ritornare in Italia, a Varese, dove ha insegnato alla scuola europea. Ha iniziato a tradurre dal francese nei primi anni settanta: 80 libri in totale tra cui i libri di Dominique Lapierre "Mezzanotte e cinque a Bhopal"," la Città della gioia","Un arcobaleno nella notte " che è uscito per Il Saggiatore nell' ottobre 2008. Per Garzanti ha tradotto diversi classici, tra i quali Balzac, Diderot, Flaubert. Ha tradotto anche 3 saggi di Tzvetan Todorov, “Adieu Volodia” di Simone Signoret, ” Il defunto signor Gallet” di George Simenon per Adelphi, Pierre Loti per la IBIS, Erik Orsenna, André Glucksmann e Marie Cardinal. Considera conclusa la sua carriera di traduttrice, a meno che Dominique Lapierre non scriva un altro libro.
Una grande passione per il teatro. Ai tempi della scuola ,a Firenze ,faceva parte di una giovane compagnia teatrale, l’Alberello, insieme a Paolo Poli, Ferruccio Soleri, Ilaria Occhini e Beppe Menegatti che curava le regie.
Per informazioni e adesioni
333-4169612
0332-341843 (ore 15,00-18,00)
0332-261238
auservarese@tin.it
biblioannafrank@libero.it |
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COMUNICATO STAMPA
Martedì 20 0ttobre, ore 18,00
Sede:
Spazio ScopriCoop V.Daverio 44 – (VA)
CREMAZIONE,
IL PIU’ MODERNO
DEGLI ANTICHI RITI
Relatore: Ambrogio Vaghi
Presidente SO.CREM Varese |
Anche sul problema della morte, che prima o poi ci attende tutti, ci dividiamo in due grandi correnti di pensiero. Ne discendono altrettanti divaricati comportamenti. C’è chi evita di pensarci e di parlarne, per scongiurarlo, e chi, di contrapposto sa che si tratta di un fatto naturale inevitabile che vale la pena non rimuoverlo e considerarlo per tempo. Non è detto che questa seconda categoria di persone non ami la vita e non voglia godersela nelle migliori condizioni; soltanto essa intende evitare di affidare a chi rimane troppe incombenze al momento del distacco da questa terra. Insomma molti pensano che è bene che la destinazione delle nostre spoglie mortali venga decisa da noi stessi quando siamo ancora in vita, non lasciando ad altri ogni scelta. E’ lo stesso concetto che sta alla base del testamento biologico.
Noi intendiamo rivolgerci ai “previdenti”, non certo ai presunti “immortali” che queste cose preferiscono rimuoverle.
A Varese dal lontano 1880 esiste una Società di cremazione voluta dal cav. Cesare Veratti e da maggiorenti della città che realizzò anche il crematorio di Giubiano, il quarto in ordine di tempo aperto in Italia. Quali gli intendimenti che avevano mosso questi cittadini in anni in cui la Chiesa Cattolica era fortemente contraria ?
Perché riprendere e rendere moderno uno dei più antichi riti funerari ? Tracce anche nella nostra terra : le urne cinerarie nella zona di Golasecca ( sec. VIII-VII a. C. ) o rinvenute assai vicino a Varese nella necropoli romana di Ligurno-Cantello.
Lungo il cammino legislativo per conquistare il diritto del cittadino a disporre autonomamente del proprio corpo. Nel 1963 la Chiesa cattolica toglie il suo secolare divieto e grazie all’impegno culturale-promozionale della So.crem il rito ottiene una incessante espansione. Nel 2008 il 44% dei cittadini di Varese defunti è stato cremato. Tra i numerosi motivi che inducono ad una scelta molto intima prevale la difesa dell’ambiente : lasciamo più terra ai vivi. Oggi è anche possibile disporre la dispersione delle proprie ceneri in natura, terra, acque e monti. Quali le preferenze espresse dai soci So.crem ? Come comportarsi se si intende essere cremati ? Innanzitutto occorre essere informati e non rimuovere il problema.
Universauser invita tutti a partecipare all'incontro che si terrà martedì 20 ottobre alle ore 18,00 presso lo spazio ScopriCoop in via Daverio 44 a Varese con il presidente della So.crem varesina, Ambrogio Vaghi
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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UNIVERSAUSER in collaborazione con l'Associazione ITALIA-CUBA organizza:
USA-CUBA :
Una relazione difficile
Il caso dei 5 cubani detenuti in America senza giusto processo
relatrice:TECLA FARANDA
Associazione giuristi democratici-
Avvocato che difende i 5 cubani
DURANTE LA SERATA VERRANNO ANCHE PROIETTATI FILMATI DI CUBA
Giovedì 15 ottobre, ore 20,30
Sede: Filmstudio90
Via De Cristoforis 4, Varese
Info 0332-341843 (ore 15,00-18,00)
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Universauser e la Biblioteca della Scuola Anna Frank organizzano
Presso la Biblioteca della Scuola “A. Frank” Via Carnia 155-Varese
“ADDOMESTICARE
..L’INFINITO…”
riflessioni e giochi per confrontarsi con l'infinito |
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Una serie di attività coordinate da esperti del Centro "matematita" che si articolano in due momenti: un primo momento in cui si “costruiscono” gli elementi necessari per affrontare le questioni legate al concetto di infinito, un secondo momento in cui si gioca/ci si confronta direttamente con l’infinito.
matematita è un Centro Interuniversitario di Ricerca per la Comunicazione e l'Apprendimento Informale della Matematica, che ha la sua origine nelle esperienze di divulgazione della matematica condotte negli ultimi anni dalle quattro università di Milano, Milano-Bicocca, Pisa e Trento. Il corso è aperto a tutti , in quanto non sono richieste particolari conoscenze per frequentarlo. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato a chi lo richieda.
PRIMA PARTE
Lunedì 12 ottobre 09 ore 17.45
TEMA: Uguali? Diversi! La bottega del matematico
incontro con la prof. Maria Dedò direttore del Centro Interuniversitario “matematita” . Questa lezione non è prerequisito per la frequenza dei laboratori successivi.
Possiamo inviare a tutte le persone interessate le slide della lezione.
ATTIVITA' DI LABORATORIO
con materiale manipolabile e schede del Centro ”matematita”
lunedì 19 ottobre ore 15,30
giovedì 12 novembre ore 15,30
giovedì 26 novembre ore 15,30
Questioni trattate :
a) Esempi di uguaglianza/diversità
b) Rapporti fra uguaglianza e relazioni di equivalenza
c) Uguaglianza di forme piane
d) Uguaglianza topologica, oppure proiettiva oppure metrica
Lunedì 30 novembre 09 ore 17.45
incontro con la prof. Maria Dedò per tirare le fila del lavoro fatto dai corsisti e discutere le conclusioni raggiunte, per condividere le definizioni matematiche necessarie all'incontro con l'infinito
SECONDA PARTE (da febbraio 2010)
PRIMO INCONTRO con un ricercatore del Centro “matematita”
Tema: Quando la parte non è più piccola del tutto (excursus storico sul concetto di infinito e sul contributo che a questa avventura del pensiero umano ha dato la matematica)
DUE INCONTRI Lavoro autonomo del gruppo dei corsisti con eventuale presenza di un animatore (o un tutor interno al gruppo). Si tratterà di attività guidate anche con schede di laboratorio fornite dal Centro
Questione trattate a) Confronto fra insiemi. Quanti sono i numeri che servono per contare?
b) Confronto fra insiemi: i numeri naturali, le frazioni, i numeri con segno
c) Confronto fra insiemi: i punti della retta, del segmento, del quadrato, del cubo
d) Il metodo della diagonale di Cantor
ULTIMO INCONTRO confronto generale sull’immagine della matematica che esce da questo lavoro e sulle sue implicazioni nella vita di tutti giorni
BIBLIOGRAFIA
Suri Gaurav, Singh Bal Hartosh, Una certa ambiguità, Ponte alle Grazie, Milano 2008
Edwin Abbott Abbott, Flatlandia: storia fantastica a più dimensioni, collana gli Adelphi, Adelphi 2003
Uguali? Diversi! – La bottega del matematico, a cura del Centro matematita, Milano 2008
André Deledicq, Francis Casiro, Addomesticare l’infinito, Ed. Kangourou Italia, Milano 2005
Eric T. Bell, I grandi matematici, RCS libri SpA, Milano 1997
Serge Lang, La bellezza della matematica, Bollati Boringheri, Torino 1991
LETTURA
Anna Millán Gasca, All’inizio fu lo scriba, Mimesis Ed., Milano 2004
Per informazioni e adesioni alle attività di laboratorio (entro sabato 17 ottobre)
0332-341843 (ore 15,00-18,00)
333-4169612
0332-261238
brambilla.bruna@gmail.com
biblioannafrank@libero.it
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I CAFFE' FILOSOFICI
Ambientata in contesti, spazi e tempi adatti al confronto pacato e allo scambio di idee, la pratica dei caffé filosofici vuole favorire la messa a fuoco del tema in discussione attraverso il dialogo incessante tra il conduttore e i partecipanti e, soprattutto, tra i partecipanti stessi.
Dopo una breve introduzione, al conduttore spetta domandare, sollecitare, porre problemi, in modo da aiutare a definirne i contorni e i punti nodali servendosi degli strumenti critici e analitici propri dell'indagine filosofica. Ai partecipanti spetta invece affacciare delle risposte provvisorie, che debbono poter includere i punti di vista altrui, privilegiando la composizione alla contrapposizione, la problematicità al prender partito. Via via il dialogo verrà costruendo così una mappa del problema in esame, evidenziando soprattutto le possibili alternative emerse dalla discussione.
Per partecipare agli incontri non occorre alcuna dimestichezza con il pensiero filosofico. Servono invece una buona dose di curiosità, di ironia e di apertura mentale, il gusto di ascoltare altre opinioni e la voglia di dire la propria senza presunzione e senza troppe divagazioni
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COMUNICATO STAMPA
Universauser organizza presso lo spazio ScopriCoop
via Daverio-Varese
I CAFFE' FILOSOFICI
Conduce: Valerio Crugnola
INVECCHIARE E MORIRE
Mercoledì 16/23/30 settembre ore 18,00
info e iscrizioni 0332-341843 (ore 15,00-18,00)
INVECCHIARE E MORIRE
Ogni vivente è destinato alla morte. Diversamente da ogni altro, però, l'uomo è il solo dotato della consapevolezza di dover morire, e proprio su questo ha costruito in ultima analisi tutte le forme di civiltà e di cultura, volte ora a coltivare la speranza di una vita oltre la morte, ora ad aiutarci ad accettare serenamente la nostra finitezza.
Tutti i filosofi insegnano che il pensiero della nostra mortalità ci aiuta a vivere meglio il nostro tempo, selezionando i valori che contano e cosa davvero meriti di sopravviverci. Prepararsi a morire è prepararsi a ben vivere; e prepararsi a vivere è prepararsi a ben morire.
Senonché le forme odierne del vivere occidentale ci inducono a rimuovere la morte dal nostro orizzonte. Di qui una contraddizione insolubile tra il compito di una vita buona e il destino che ci attende. Per non patirne le conseguenze occorre tornare a prepararsi a morire, a riflettere sulla nostra mortalità.
Oggi poi, diversamente da un tempo, gli sviluppi tecnico-scientifici collocano la morte, per la stragrande maggioranza di noi, al termine del naturale ciclo vitale, come l'esito di una lunga vecchiaia. |
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Ma anche qui, là dove un tempo , quando invecchiavano in pochi, la vecchiaia era un compito socialmente prezioso e individualmente fecondo, oggi che quasi tutti invecchiano quasi tutti faticano ad invecchiare, ad accettare il proprio stato senile o a trovare un modo utile, a sé e agli altri, per essere anziani, sicché la vecchiaia si riduce per i più a una vuota attesa della morte. Ma in tal modo ci si consegna doppiamente impreparati e impotenti alla senescenza e alla morte.
Occorre evitare questa doppia paralizzante rimozione, questa doppia infelicitante elusione dei nostri compiti esistenziali. Ma come? Qui si presume, in tutta modestia, che l'interrogazione filosofica e la presa comune di una parola condivisa su temi di cui non è facile parlare nemmeno a se stessi, possano darci un piccolo, ma concreto, aiuto...
E non si tratta, infine, di un aiuto destinato ai soli anziani. Al contrario, prima e più ci si prepara e ci si esercita, e meglio è...
Bruna Brambilla ......... e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Michela Zucca, antropologa, ha svolto il suo lavoro di campo in Sud America, fra gli sciamani amazzonici, in Perù e Colombia. E' specializzata in cultura popolare, storia delle donne, immaginario. Da più di dieci anni si occupa di sviluppo sostenibile in comunità rurali marginali, soprattutto alpine. Ha diretto il progetto europeo Recite II "Learning Sustainability" e il master in sviluppo locale di Formambiente - Ministero dell'Ambiente "Progetto integrato formazione ambiente - Area sviluppo sostenibile ASL02". Si è occupata del progetto europeo Interreg III C "Rete dei villaggi sostenibili", che prevede lo sviluppo sostenibile di aree rurali marginali a partire dalla cultura identitaria e dell'immaginario
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COMUNICATO STAMPA
Universauser organizza:
STREGHE E
STREGONERIA
Docente: Michela Zucca
Lunedì 14, 21, 28 settembre ore 18,00
Si parlerà di stregoneria, medicina, allucinogeni. Si imparerà anche a fare pozioni e… “cucina magica”
lunedì 14 settembre ore 18,00
-Streghe, donne dannate, maledette schive del demonio.
La stregoneria storica e la prima "soluzione finale" dell'epoca moderna.
lunedì 21 settembre ore 18,00
-Streghe, donne della medicina, medichesse dei poveri.
Quando il dottore non arrivava, la gente doveva arrangiarsi con quello che aveva....
lunedì 28 settembre ore 18,00
-Streghe, sciamane, seguaci dell'antica Dea.
La tradizione rimanda gli echi di danze estatiche e di sostanze allucinogene che facevano volare.... |
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Sede “Cose d’altri tempi” Via Monte Generoso 7, Varese Costo € 30,00 info: 0332-341843 (ore 15-18) |
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Auser Varese in Abruzzo
Domenica 23 agosto rientreranno dall’Abruzzo gli 11 volontari di Auser Varese che hanno trascorso la settimana di ferragosto al campo di Coppito.
Auser Lombardia - in collaborazione con Auser Abruzzo, CGIL e SPI Abruzzo e Pro Loco di Coppito - opera presso il “Campo di Coppito Murata Gigotti”, che ospita in 34 tende circa 180 persone sfollate.
Dal 14 giugno i volontari dei vari comprensori lombardi si alternano, con turni settimanali, da domenica a domenica, per un arco di tempo preventivato dal 14 giugno al 20 settembre 2009.
Auser Varese, ritenendo molto significativo il contributo dei propri volontari a sostegno dei terremotati d’Abruzzo, invita la stampa locale venerdì 28 c.m. alle ore 15 presso la sede di Piazza De Salvo 9 per un incontro con i volontari per raccogliere le loro testimonianze di solidarietà. I volontari potranno mettere a disposizione anche materiale fotografico.
Il Presidente
Ezio Bianchi
Varese, 19 agosto 2009
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Durata spettacolo: 2 ore e 10 minuti
Dal Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ai Teatri Municipali di San Paolo e Rio de Janeiro, dal Baden-Baden Festspielhaus all’Auditorio Nacional di Mexico City, dall’ Anfiteatro di Aspendos in Turchia al Teatro di Erode Attico ad Atene: con il “Sogno” di George Balanchine la Compagnia scaligera ha fatto il giro del mondo, ottenendo ovunque un successo strepitoso, tanto da rappresentare la Scala nella sua prima tournée in Cina nel 2006.
Con gli splendidi costumi e le scenografie di Luisa Spinatelli, la trama shakespeariana viene sviluppata nel primo atto, più narrativo; al secondo atto è affidato il lungo divertissement, esemplare del più puro stile balanchiniano. |
Lunedì, 7 settembre 2009 ore 20,00
Sogno di una notte
di mezza estate
Balletto in due atti
Allestimento del Teatro alla Scala
Direttore
David Garforth
Coreografia
George Balanchine
Musica
Felix Mendeelssohn – Bartholdy
Scene e costumi
Luisa Spinatelli
Corpo di ballo del Teatro alla Scala
Orchestra e Coro dell’Accademia
Del Teatro alla Scala
L’offerta è riservata ai soci Auser (tessera € 12,50)
PREZZO AGEVOLATO Da 36 a 30 euro (Platea /Palco)
Per problemi organizzativi è necessario prenotare telefonicamente
o per e-mail entro il 21 luglio
Tel. 0332-342843 (Universauser)
Brambilla.bruna@gmail.com
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Venerdì 3 luglio, alle ore 20,00
presso il Circolo Familiare”Cose di altri tempi”
in Via Monte Generoso, 7 - Varese
si terrà la presentazione del libro
"CANTAR DI BLU" di Gualtiero Gualtieri
La serata potrà continuare poi con una cena rustica e anche ....
col “cantar di blu” del gruppo "I ciucatt"
CANTAR DI BLU
LESSICO FAMILIARE DEL TEMPO PERSO
Ed. Ulivo, Balerna CH 2007 (reperibile nelle maggiori librerie di Varese)
di Gualtiero Gualtieri
Gualtiero Gualtieri, come già in “Suonavamo l’allegria – Lessico familiare del tempo scuro” (Balerna, Ulivo 2003), segue un percorso segnato da parole, detti, espressioni dialettali intorno a cui costruisce una cinquantina di racconti con leggerezza, affettuosa ironia, ma anche, dove occorre, con attendibilità storica.
Questa volta il “Lessico familiare” è quello del “tempo perso”, ambigua espressione che può essere interpretata in almeno due modi: “tempo perso” nel senso che è passato, perduto, non c’è più e mai più ritornerà; oppure “tempo perso” nel senso di tempo perduto, sprecato, sciupato, mal impegnato... Il “tempo perso” in questione era quello passato all’osteria, luogo comune e luogo di perdizione, almeno secondo i moralisti più severi, per fortuna poco ascoltati nella quotidianità del passato.
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Una quotidianità fatta, nel mondo popolare che ci siamo lasciati alle spalle appena ieri, di sacrifici, di povertà diffusa, di rari momenti di spensieratezza.
La metà della popolazione, quella maschile, quei momenti li trovava all’osteria più che in casa. All’osteria affogava nel vino i fastidi che pesavano sul cuore. Vino, gioco e chiacchiere alleggerivano la vita, la rendevano più facile o un po’ meno difficile.
Non è fuori luogo sostenere che le generazioni del passato hanno ricevuto la loro educazione sentimentale e sociale e a volte perfino politica, proprio all’osteria.
L’autore recupera le parole del “tempo perso”, soffermandosi soprattutto sulla vita che si svolgeva all’osteria.
Così ecco i capitoli dedicati al vino buono e a quello cattivo, al vino di uva americana, e naturalmente ai vari tipi di ubriachezza...
Ed ecco poi i giochi da osteria: le bocce, con le interminabili partite condite di scherzi e prese in giro. Ecco le urla della morra. Ecco il biliardo e i suoi campioni. Ecco i giochi con le carte, in cui l’obbligo del silenzio era aggirato dalla mimica e dall’astuzia dei contendenti, che però non evitavano discussioni e insulti immaginifici, rimasti per sempre nella memoria dei presenti, e liti accesissime, malgrado la posta fosse solo un mezzo di rosso...
E poi quel che si beveva oltre al vino e quel che si mangiava...
E poi i personaggi da osteria, i “raccontatori”, i trascinatori...
E soprattutto i discorsi da osteria, dominati, nella giusta stagione, da quelli sulla caccia, e, sempre, da quelli sul folball, passione e ragione, mania e follia...
info 333-4169612 0332-341843
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E' stato pubblicato un bando di servizio civile che riguarda anche Auser Volontariato Varese.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 22 giugno alle ore 14,00 .
I candidati dovranno avere un'età compresa tra i 18 e 28 anni , buona disponibilità a lavorare in gruppo e interesse per le tematiche sociali.
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Il progetto dal titoloIo
"io parlo italiano"
riguarda soprattutto il volontariato con gli immigrati.
E' previsto un compenso di 433 euro mensili.
Le attività sono organizzate per 30 ore alla settimana e durano 12 mesi.
Se conoscete qualche ragazza/o interessata/o a questa esperienza , ditegli di contattarmi (333-4169612) .
Le domande vanno consegnate presso la sede dell'Auser (piazza De Salvo 9 -Varese) o di Arci Servizio Civile piazza De Salvo 5 , possibilmente direttamente dai giovani oppure a mezzo raccomandata.
Cordiali saluti
Bruna Brambilla
(333-4169612)
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COMUNICATO STAMPA
SABATO 30 MAGGIO IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA,
A VARESE, DALLE ORE 9.00
LA PASTA DELL’AUSER
PER RICORDARSI DEGLI ANZIANI
Sabato 30 maggio appuntamento con la solidarietà. I volontari dell’ Auser Volontariato Varese saranno in piazza della Repubblica a Varese dalle ore 9.00 con gli spaghetti biologici per sostenere il Filo d’Argento, il servizio telefonico dedicato agli anziani soli ed emarginati.
La pasta dell’Auser è frutto del Progetto Libera Terra che, grazie alla legge 109 del '96, restituisce alla collettività beni confiscati alle mafie con l'obiettivo di sviluppare un circuito economico legale e virtuoso. Una pasta “antimafia” che aiuta gli anziani. |
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Il Filo d’Argento, il telefono amico degli anziani
Lo scorso anno il Filo d’Argento ha risposto in tutta Italia a 500.000 chiamate ed effettuato 1 milione 245 mila interventi di aiuto alla persona. I punti di ascolto sono 120 e i volontari mobilitati 15.310, per un totale di oltre 2 milioni e 500 mila ore di volontariato.
A contattare il Filo d’Argento sono soprattutto donne anziane con più di 75 anni che vivono per la maggior parte da sole. Fra le prestazioni più richieste il cosiddetto “trasporto sociale” come l’essere accompagnati dal medico o presso strutture socio-sanitarie per visite e controlli, segno evidente che il volontariato supplisce grave carenze sul fronte della mobilità, in particolare della terza età.
Il Filo d’Argento Auser è dotato del Numero Verde Nazionale 800-995988 (gratuito senza scatto alla risposta), attraverso il quale gli anziani hanno la possibilità di richiedere la consegna della spesa o dei farmaci, essere accompagnati per visite e controlli medici, o semplicemente un amico con cui parlare. Un servizio attivo tutti i giorni dell’anno, festivi compresi, dalle 8 alle 20.
Il dramma della solitudine degli anziani
Sono oltre 5 milioni e 600mila gli anziani che vivono in solitudine, di cui il 38% sono donne. Rimanere soli è triste per chiunque, ma lo è ancora di più per chi non ha voce, per chi non può più contare sulle proprie forze per andare avanti. Da 20 anni la rete di solidarietà del Filo d’Argento Auser è impegnata ad aiutare queste persone per qualsiasi necessità, sostenendoli nell’affrontare meglio la vita quotidiana, offrendo loro un aiuto concreto, amicizia e solidarietà.
Auser aderisce all'Istituto Italiano della Donazione, organismo garante della trasparenza ed efficacia dell'utilizzo dei fondi. |
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Universauser collabora all'organizzazione di
INCONTRO E DIBATTITO SUL
TESTAMENTO BIOLOGICO
martedì 26 maggio 2009 alle ore 21.00
c/o Sala interpreti e traduttori
via Cavour, 30 - Varese
Relatori:
- Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby
- Mario Riccio, medico anestesista di Piergiorgio Welby
- Agostino Abate, magistrato, Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese
- Gianna Milano, giornalista
Organizzato da:
- ARCI Provinciale Varese
- UAAR, Unione Atei e Agnostici Razionalisti, circolo di Varese
in collaborazione con:
- UNIVERSAUSER Varese
- Academia Philosophiae Naturalis Scientia et Ratio
- Associazione Cristallo
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com |
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Bibliografia: |
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D. Gourevitch, M.T. Raepsaet-Charlier
"La donna nella Roma antica"
Giunti Editore |
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Furio Sampoli,
"Le grandi donne di Roma antica"
Newton & Compton Editori |
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Eva Cantarella,
"Passato prossimo"
donne romane da Tacita a Sulpicia
Feltrinelli |
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Eva Cantarella,
"Itaca"
eroi, donne, potere tra vendetta e diritto
Feltrinelli |
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Eva Cantarella,
"L'ambiguo malanno"
la donna nell'antichità greca e romana
Einaudi scuola |
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Francesca Cenerini
"la donna romana"
il Mulino |
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LA DONNA NELLA GRECIA
E ROMA ANTICHE
28 maggio, ore 15.00
La donna nell'antica Grecia: reclusa, sottomessa e silenziosa
In questo incontro affronteremo la condizione femminile nel mondo greco che ci presenterà come ideale femminile quello di una donna anonima, priva di cultura, assente da qualsiasi ambito escluso quello domestico in cui vive "segregata", avendo come unico scopo quello di procreare cittadini greci meglio se di sesso maschile.
3 giugno, ore 15.00
La donna nell'antica Roma: madre, moglie e custode della casa.
Nel mondo romano incontriamo le matrone, ideale femminile in cui gli uomini vogliono trovare la perfetta madre, moglie e padrona di casa. Per ottenere ciò bastano poche nozioni elementari apprese nei primi anni di scuola, un padre-padrone che inculchi la giusta morale e un marito-padrone che la renda una rispettabile matrona davanti alla società.
Relatrice:Dott.ssa Barbara Greco Sonzini
Sede:
Biblioteca Scuola Media "Anna Frank" via Carnia 155 Varese
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Universauser organizza:
Giovedì 14 maggio ore 15,00
Giovedì 21 maggio ore 15,00
John Stuart Mill
Lettura di pagine del “Saggio sulla libertà”
-Della libertà di pensiero
-Dell’individualità
-Dei limiti all’autorità della società sull’individuo
Presentazione dei saggi “Sull’ eguaglianza e l’emancipazione femminile
Relatrice: prof. Stella Olimpia
Sede del corso :biblioteca Scuola Anna Frank- Via Carnia 155-Varese |
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Saggio sulla libertà. Riflettendo sul tema della libertà civile, John Stuart Mill si domanda quali siano la natura e i limiti del potere che la società può legittimamente esercitare sull'individuo. Il criterio utilitarista del massimo benessere per il maggior numero di persone, secondo questo classico del pensiero politico, deve essere alla base delle norme che regolano il vivere comune. Nel suo percorso di ricerca della felicità, l'individuo è libero fino a quando non arreca danno agli altri: libero anche di esprimere il proprio dissenso dalle idee predominanti, libero di non conformarsi ad un modello di opinioni, sentimenti, usanze che la società impone come norma di condotta.
I saggi sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile di John Stuart Mill e di sua moglie Harriet Taylor costituiscono un tentativo coerente di imporre all'attenzione del dibattito politico e filosofico la condizione di sottomissione subita dalle donne nella famiglia e nella società, conseguenza di un sistema educativo che faceva apparire l'inferiorità femminile come naturale e legittima. Caratteristici della stagione di riforme istituzionali, che a partire dalla metà dell'Ottocento hanno accompagnato la transizione democratica dei governi e della società civile europea, gli scritti contenuti in questo volume rappresentano una pietra miliare del femminismo teorico contemporaneo.
info e iscrizioni : cell 333-4169612
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La teologia della liberazione
“Dal teologo Gutierrez al Presidente del Paraguay Lugo”
LUNEDI’ 11 MAGGIO ALLE ORE 20.45
Relatore : Lorenzo Maestri
Teologo e direttore della rivista “Sulla strada”
Sede: Spazio ScopriCoop, Via Daverio, Varese
Le adesioni si ricevono anche telefonicamente. Per informazioni e adesioni Tel. 3334169612 oppure 0332341843 e-mail auservarese@tin.it
Sede del corso c/o Spazio ScopriCoop, Via Daverio - Varese.
L’iscrizione all’Auser (12,50) è obbligatoria.
(I corsi possono subire modifiche di giorni e orari) |
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La Lisistrataè una commedia di Aristofane che venne rappresentata nella Atenee del 411 a.C. , durante la guerra del Peloponneso. Il titolo deriva dal nome dell'eroina protagonista, Lisistrata ovvero: "colei che scioglie gli eserciti". È nota al grande pubblico per il celebre sciopero del sesso, con cui tutte le donne elleniche, convinte dall'ateniese Lisistrata, ricattano gli uomini affinché pongano fine alla guerra del Peloponneso che da lungo tempo travagliava la Grecia. Le donne riusciranno poi nel loro intento, ma gli uomini non riconosceranno loro il merito del progetto politico. Si tratta di una delle più antiche commedie satiriche giunte fino ai giorni nostri, ed i cui temi più espliciti sono il sesso (lo sciopero sessuale delle donne) e la politica (l'emarginazione femminile e la guerra).
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5 maggio , ore 18.30
Spazio ScopriCoop-via Daverio 44 Varese
La compagnia teatrale di Universauser presenta:
LISISTRATA
commedia di ARISTOFONE
Regia: Anna Maria Bossi Bonomi
Ierina Dabalà LISISTRATA
Ileana Pezzi CLEONICE Una donna
Lucia Alagna MIRRINA Una donna
Liliana Terzi LAMPITO' Una donna
Mario Franzil DRACE Capo ateniese
Mauro Vallini COMMISSARIO Capo spartano
Walter Castoldi CINESIA
Seguirà rinfresco
info:333-4169612
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Universauser organizza:
Germaine Tillon,
una vita a difesa dei diritti umani
Relatrice: Lilliana Morandi
Giovedì 23, 30 aprile, ore 15,00
Biblioteca Scuola Anna Frank
Via Carnia155 -Varese
1° incontro
Germaine Tillon, etnologa e donna coraggiosa di profonda umanità; la lunga ricerca (1934-1940) nell’Aurès, regione nell’Algeria profonda della colonizzazione; radici comuni fra il ruolo della donna nelle popolazioni arcaiche Chaouia e alcuni paesi mediterranei. Gli argomenti saranno accompagnati dalla proiezione di foto scattate dalla stessa Germaine Tillon nel’Aurés, ritrovate dopo 60 anni in un nascondiglio del “Musée de l’homme” di Parigi, oggi documenti di straordinario interesse.
2° incontro
Ritorno di Germaine Tillon nell’Algeria in lotta del 1954; analisi di una società arcaica e patriarcale in trasformazione a causa di un’atroce miseria; l’impegno di Germaine Tillon segnata dalla dolorosa esperienza del campo di concentramento nazista di Ravensbruck: salvare vite umane in una città, Algeri, devastata dal terrorismo e dall’uso sistematico della tortura. Proiezione di brevi episodi tratti dal film”La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo.
Bruna Brambilla (333-4169612)
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Germaine Tillion (Allègre, 30 maggio 1907 – Saint-Mandé, 19 aprile 2008) è stata un'etnologa francese. Internata nel campo di concentramento nazista di Ravensbrück, dopo la liberazione ha rivestito ruoli molto delicati durante la Guerra d'Algeria e nel dibattito sulla condizione femminile
Biografia
Germaine Tillion, diplomata presso l'École pratique des hautes études, l'École du Louvre e l'INALCO, si è formata tra l'altro sotto il magistero di Marcel Mauss e di Louis Massignon.
Tra il 1934 e il 1940, realizza quattro soggiorni in Algeria per studiare il gruppo berbero degli Chaouia. Tornata in Francia al momento dell'armistizio del 1940, diviene capo del gruppo di Resistenza del Musée de l'homme, con il grado di comandante dal 1941 al 1942. Denunciata dall'abbé Robert Alesch, collaborazionista, Germaine Tillion viene arrestata il 13 agosto 1942, e deportata il 21 ottobre 1943 a Ravensbrück, ove perderà la madre, la scrittrice Émilie, grande resistente, deportata nel 1944 e uccisa col gas nel marzo del 1945. Durante il suo internamento, redigerà su di un quaderno scrupolosamente nascosto un'operetta intitolata Le Verfügbar aux Enfers, in cui alternerà a testi narrati con umorismo le dure condizioni di detenzione, arie popolari del repertorio lirico o popolare.
Dopo la guerra si consacra a lavori sulla storia della Seconda Guerra Mondiale (una inchiesta sui crimini di massa commessi dai tedeschi, sui campi di contentramento sovietici tra il 1945 ed il 1954) poi sull’Algeria. Direttrice di studi all’École pratique des hautes études, realizzarà venti missioni scientifiche in Africa del Nord e in Medio Oriente.
Torna in Algeria nel 1954, sollecitata da Louis Massignon, per una missione d’osservazione e participa alla creazione di un importante progetto di centri sociali per la formazione popolare. I numerosi lavori di ricerca da lei condotti a quest'epoca riguardano le società mediterranee e la condizione femminile.
Ad Algeri, il 4 luglio 1957, incontra in modo clandestino Yacef Saadi, uno dei principali capi del FLN (il Fronte di liberazione nazionale algerino) durante la battaglia di Algeri nel 1957. L'obiettivo dell'incontro, richiesto dal Saadi, era di tentare di mettere fine alla spirale delle esecuzioni capitali e degli attentati.
Dopo la guerra d'Algeria, si dedica a diverse lotte politiche, tra l'altro contro la pauperizzazione del popolo algerino, contro la tortura in Algeria e soprattutto per l'emancipazione delle donne del Mediterraneo
Il suo seminario di «etnologia del Maghreb» tenuto all'École pratique des hautes études è rimasto leggendario.
Nel 1999 le è conferita la Grand-croix della Légion d’honneur. Nel 2004 lancia con altri intellettuali francesi un appello contro la tortura in Iraq. Muore sabato 19 aprile 2008 nella sua casa a Saint-Mandé un mese e mezzo prima di compiere 101 anni.
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18 aprile ore 18.00
Spazio ScopriCoop - via Daverio 44
La compagnia teatrale di Universauser presenta:
NON TUTTI I LADRI
VENGONO PER NUOCERE
di DARIO FO
Regia: Anna Maria Bossi Bonomi
LADRO Alberto Calveri
MOGLIE DEL LADRO Anna Bernasconi
UOMO Roberto Farina
DONNA Clarissa Pari
ANNA Maria Grazia Napoli
ANTONIO Luca Napoli
SECONDO LADRO Riccardo Cadini
Seguirà rinfresco |
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Dario Fo e le farse degli anni ‘50
Dario Fo nasce a Leggiuno (Varese) nel 1926, figlio di un ferroviere socialista e di una contadina. La prima infanzia è caratterizzata da continui spostamenti della famiglia nell’entroterra lombardo a causa del lavoro del padre. Nei vari paesini sulle rive del Lago Maggiore, Dario entra in contatto con tutta una cultura ed una tradizione popolare molto viva, concretizzata soprattutto dalla presenza di fabulatori, che girano la zona raccontando storie a metà tra il fantastico ed il reale, in cui i protagonisti sono spesso degli sfruttatori. Quella dei fabulatori è sempre stata indicata da Fo come un’esperienza molto importante nella sua formazione: importante, se non decisiva, per l’acquisizione di una teatralità fondata sulla mimica e sul gesto. |
A 14 anni il grande salto: si iscrive al liceo artistico di Brera a Milano. Anche se il teatro è ancora molto lontano dai suoi progetti, l’essersi occupato intensamente di arti figurative resta alla base del discorso spettacolare di Fo che è sempre stato costumista e scenografo di sé stesso. Dopo la terribile parentesi della guerra nasce il sodalizio artistico Fo, Parenti, Durano che dà vita ad un teatro leggero che si avvale anche di contenuti seri e di un nuovo rapporto di comunicazione con il pubblico, basato sulla volontà di recuperare forme, contenuti e linguaggi del teatro popolare, unita ad un discorso dissacratorio sui miti, sui tabù e i conformismi della nostra epoca. Un’altra caratteristica molto importante del teatro di Fo negli anni ’50 e ’60 e quindi delle sue farse come Non tutti i ladri vengono per nuocere, risiede nella contaminazione dei vari generi: si va infatti dalla costruzione del giallo a quella della “pochade” di Labiche e Feydeau; la snodabilità delle trame ci fa pensare alla rivista filo conduttore, ma con un fondo di tradizionale che va dalle atellane, alle commedie di tipo platino, ai lazzi del giullare medievale, il che attribuisce a Fo la maschera di vigile coscienza di un’eredità storica continuamente presente. |
Così come sono rimasti per lui essenziali i racconti ascoltati la sera dai pescatori che avevano come punto di partenza la concreta realtà quotidiana e che erano lo spunto per una trasfigurazione fantastica. Tutta questa esperienza e questi stimoli sono riversati nel teatro delle marionette che il giovanissimo Dario costruisce e gestisce insieme al fratello Fulvio. |
...info:333-4169612
...Bruna Brambilla
...e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Universuser in collaborazione con Coop Lombardia organizza:
LA VILLA E
IL PARCO BARAGIOLA
a cura del Prof. Mauro Vallini
mercoledì 15 aprile ore 14,30 Villa Baragiola
Via Caracciolo, 46 Varese
Visita guidata agli edifici e ai luoghi caratteristici del complesso Baragiola
mercoledì 22 aprile ore 15,00 Spazio scopriCoop
Storia del complesso Baragiola e dei suoi proprietari; descrizione dei vari edifici e dei luoghi significativi
mercoledì 29 aprile, ore 15,00 Spazio scopriCoop
Le varie tipologie di giardini (giardino all'italiana, alla Francese, all'Inglese, ottocentesco-romantico). Le principali ville di Varese
mercoledì 6 maggio, ore 15,00 Spazio scopriCoop
Descrizione di alcune essenze arboree presenti nel parco. Caratteristiche botaniche e loro eventuale uso fito terapico. Alcune leggende sugli alberi descritti
mercoledì 13 maggio, ore 14,30 Villa Baragiola
Visita guidata al Parco con osservazione e descrizione delle essenze vegetali
Varese, Coop di via Daverio Spazio scopriCoop 1° piano
info e iscrizioni : cell 333-4169612
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Universauser in collaborazione con Coop Lombardia organizza:
giovedì 26 marzo, giovedì 2 aprile, lunedì 6 aprile,
lunedì 20 aprile
ore 18,15 -19,45
Spazio ScopriCoop, via Daverio 44, Varese
Il racconto della fabbrica
La storia della fabbrica italiana attraverso le fonti letterarie
Relatore: Enzo Laforgia
Il corso si propone di ripercorrere le trasformazioni della fabbrica, luogo-simbolo del lavoro, nella storia italiana del Novecento: dalla fabbrica-caserma degli anni eroici della prima industrializzazione, passando per il fascismo, per la stagione della ricostruzione post-bellica e del “Boom”, per giungere infine alla fabbrica asettica o metafisica (la post-fabbrica?) dei nostri giorni.
A guidarci saranno le pagine di Carlo Bernari, Ottiero Ottieri, Luciano Bianciardi, Nanni Balestrini, Tommaso Di Ciaula, Ermanno Rea, Giovanni Arpino, Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Franco Fortini, Giorgio Caproni, Valerio Bertini, Francesco Dezio, Andrea Bajani, Aldo Nove ed altri ancora. Le fonti letterarie verranno fatte dialogare con lo scenario storico, ricostruito mediante la presentazione di immagini, suoni e documenti.
Le adesioni si ricevono anche telefonicamente.
Per informazioni ed adesioni tel. 3334169612 o 0332341843
L'iscrizione all'Auser (euro 12,50) è obbligatoria
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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Filarmonica della Scala
Direttore
David Robertson
Ivan Fedele
33 noms
per due voci femminili e orchestra
su testo di Marguerite Yourcenar
Prima esecuzione assoluta
(commissione del Teatro alla Scala)
Igor Stravinskij
Petruska
(versione originale del 1911)
domenica 26 aprile 2009 ore 10.30
(Inizio Prova: ore 11,00- DURATA SPETTACOLO: 2 ore 30 circa)
Posto unico (spese di segreteria incluse) € 5,00
L’offerta è riservata ai soci Auser (tessera € 12,50)
Per problemi organizzativi è necessario versare anticipatamente la quota entro martedì 24 marzo
presso la sede dell’Auser Piazza De Salvo 9 – Varese
info: cell. 333-4169612 brambilla.bruna@gmail.com
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Dal 6 al 23 marzo
mostra fotografica Zanskar-pa
immagini raccolte nei villaggi della valle dello Zanskar nell’Himalaya indiano. |
venerdì 6 marzo
c/o Spazio Scopri Coop-via Daverio- Varese
Ore 17,30 Inaugurazione della
mostra fotografica Zanskar-pa
Ore 18,00 “Zanskar- pa: una piccola comunità tibetana nell’Himalaya indiano”
Relatrice:Tina Imbriano
Ore 19,00“”Alla scoperta del Ladaka ”
Relatrice Annamaria Tagliaretti
Segue rinfresco
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Dalla presentazione: “L'aria rarefatta dell'Himalaya si materializza nelle immagini di Tina Imbriano, viaggiatrice e fotografa torinese che ha vissuto un mese in Zanskar (Himalaya indiano) nell'estate del 2006 come volontaria italiana presso la Lamdon Model High School, scuola sostenuta e sponsorizzata dall’organizzazione non governativa francoitaliana Aiuto allo Zanskar. La mostra esprime le impressioni dell’autrice nel lavoro di indagine sul campo per conoscere le famiglie, spesso allargate, principalmente poveri contadini ed allevatori negli sperduti villaggi tra i 3500 ed i 4000 metri sul livello del mare della valle dello Zankar, che scelgono di inviare i loro figli alla scuola di Pibiting. Le immagini sono un virtuale percorso nello spazio e nel tempo, in cui comportamenti di ospitalità tradizionali si mescolano al desiderio di conoscenza reciproca, di promozione sociale per i figli, alla curiosità del contatto con lo “straniero”. La figura femminile della fotografa permette di penetrare nell’intimo delle case, anche le più povere e di esaltare dettagli sottili ed impercettibili che rimangono sospesi come i sentimenti e l’aria rarefatta dell’Himalaya.” www.aiutoallozanskar.it
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Nelle serate del 5, 12 e 19 marzo è data la possibilità di incontrare la poesia - quella pura, con la P maiuscola - da tre diverse angolazioni:
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dal contatto "diretto" con la voce del poeta che legge le sue opere, il primo incontro;
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nel secondo, dal punto di vista della critica letteraria, con la presentazione del suo ultimo saggio sull'amatissima Emily Dickinson, "LA SPOSA DEL TERRORE", che ha da poco visto la luce da Book Editore.
Il saggio di Silvio Raffo (docente di Traduzione Letteraria all’Università per Traduttori e Interpreti di Varese e già traduttore della Dickinson (in "Tutte le poesie", Meridiano Mondadori a cura di M. Bulgheroni) indaga le ragioni seminali della poesia di Emily Dickinson. Analizzando e comparando i frammenti della poetessa americana in maniera approfondita e originale, Raffo disvela l’enigma che fa convivere Terrore ed Estasi nei testi di una delle piú grandi poetesse di tutti i tempi
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nel terzo infine dal punto di vista del traduttore, che reinterpreta il testo inglese di Sara Teasdale, sua ultima "scoperta" |
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Universauser
in collaborazione con Coop Lombardia via Daverio, Varese organizza:
Giovedì 5 marzo, ore 20,45
Silvio Raffo interpreta
Emily Dickinson
Giovedì 12 marzo, ore 20,45
Silvio Raffo interpreta
sè stesso
Giovedì 19 marzo, ore 20,45
Silvio Raffo interpreta
Sara Teasdale |
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FLORA D’INSUBRIA
Piante medicinali di un piccolo Eden botanicoDocente Gabriele Peroni
Mercoledì 4 marzo ore 15, 30
Presentazione del libro di Gabriele Peroni
“Le nostre nonne si curavano così”
Mercoledì 11 marzo 2009 ore 15,30
USCITA
Sede Auser Piazza de Salvo ,9
Domenica 10 maggio ore 9.30
Visita guidata alla scoperta delle piante medicinali
Partenza e ritrovo c/o Auser Varese , Piazza De Salvo 9
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COMUNICATO STAMPA
"Ti stiamo cercando":
al via la nuova campagna Auser di ricerca volontari
Auser lancia la campagna "Ti stiamo cercando", con l'obiettivo di trovare nuovi volontari e volontarie da inserire in diversi ruoli per migliorare le attività realizzate dall'organizzazione per gli anziani.
L'associazione si occupa sia di attività di aiuto alla persona, con il servizio di telefonia sociale del Filo d'Argento e i servizi a esso collegati, sia di volontariato verso la comunità, ad esempio attra-verso attività di cura delle aree verdi, gestione di musei, attività collegate alle biblioteche, nonni vigili etc.
Inoltre, Auser organizza attività ludiche, sportive, culturali: dalla gestione del tempo libero, all'eser-cizio fisico, al turismo sociale e culturale. È inoltre impegnata nella gestione dei Centri Sociali e nell'Educazione degli adulti con corsi di studio, eventi, laboratori etc.
Tutte queste attività sono compiute grazie alla disponibilità di tantissime persone: sono oltre 15.000 i volontari impegnati nelle diverse associazioni che aderi-scono ad Auser in Lombardia. Ma nonostante questo, il numero dei volontari non è ancora sufficiente.
Negli ultimi tempi si è assistito ad un incremento esponenziale delle richieste di aiuto da parte degli anziani, dovuto da una parte all'aumento della popolazione anziana, dall'altra, alla soddisfa-zione per i servizi ricevuti degli anziani che hanno preso contatto con di Auser. Soddisfazione che nasce anche dalla relazione personale che i volontari Auser sanno costruire con gli anziani. Una relazione personale che rappresenta un fattore di qualità particolarmente apprezzato. |
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Oggi stiamo cercando 30 volontari per i settori:
- telefonia sociale
- accompagnamento anziani
- gestione del tempo libero
- attività cultural
Con questa campagna Auser intende offrire un'opportunità, in particolare alle persone che sono in pensione da poco e che hanno perciò più tempo libero: partecipare alla vita della comunità dedicando una parte del proprio tempo agli anziani, per rispondere ai loro bisogni, per valorizzare la loro esperienza, per far crescere il loro ruolo attivo nella società.
E' sufficiente mezza giornata. Sono previsti brevi incontri per mettere il futuro volontario in grado di operare bene
Chi volesse saperne di più può chiamare il n° verde 800 99 59 88 o la sede a lui più vicina :
Varese (0332-813262), Busto Arsizio (0331-320942), Gallarate (0331-701069), Saronno(02-96709009)
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Recital di Canto (1)
lunedì 23 febbraio
ore 20.00
Basso-Baritono
Thomas Quasthoff
Pianoforte
Daniel Baremboin
Franz Schubert
Winterreise D911
Palco n° 6 posti (spese di segreteria incluse) € 100,00
L’offerta è riservata ai soci Auser (tessera € 12,50)
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Recital di canto (2)lunedì 2 marzo
ore 20,00
Soprano
Nina Stemme
pianoforte
Benedicte Haid
EDVARD GRIEG
Winterreise D911
RICHARD WAGNER
Wesendonck-Lieder(nach Gedichten von mathilde Wesendonck)
JEAN SIBELIUS
SERGEJ W: RACHMANINOW
Platea (spese organizzative incluse) 18,00 €
L’offerta è riservata ai Soci Auser (tessera € 12,50) |
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INVITO ALLA SCALA
giovedì , 27 marzo 2009 ore 19,30
GEORG FRIEDRICH HANDEL
Alcina
Direttore
Giovanni Antonini
Regia
Robert Carsen
Alcina Anja Harteros
Ruggiero Monica Baccelli
Morgana Patricia Petibon
Bradamante Kristina Hammarstrom
Oronte Jeremy Ovenden
Melisso Alastair Miles
Un’opera con cori e balli, travestimenti e incantesimi. Tra le più note di Händel, che nel primo Settecento aveva portato a Londra il belcanto all’italiana. Narra lo splendore e il declino della maga seduttrice nata dalla fantasia di Ariosto. Come la sorella Morgana, Alcina si procura amanti fra i cavalieri, ma, sopraffatta dal sentimento, giungerà alla perdita dei poteri soprannaturali. Alcina e il suo Ruggiero sono ruoli vocalmente impervi, ricchi di gorgheggi e colorature. L’isola incantata e il palazzo si dissolveranno nel doveroso lieto fine, restituendo ai doveri militari ed eroici la collezione di uomini trasformati in belve, rocce e piante.
da 60 a 35 € Platea/Palco - trasporto € 10,00
L’offerta è riservata ai soci Auser (tessera € 12,50)
Per problemi organizzativi è necessario prenotare entro venerdì 27 febbraio 2009
tel Auser: 0332-341843 cell. 333-4169612 brambilla.bruna@gmail.com |
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COMUNICATO STAMPA
La raccolta prende il titolo da uno dei racconti, il più lungo e il più amato. La storia si svolge in un piccolo paese della Calabria all'inizio del novecento.
In quel paese, come in tutti di quel contesto, non succede mai nulla, se non i piccoli accadimenti quotidiani all'interno di una società contadina i cui personaggi assumono a volte improvvisamente lo spessore della tragedia.
Rosa è una ragazza giovane, nata da un rapporto violento non raro a quei tempi. Sogna l'amore come tutte le ragazze della sua età, ma la sua vita è povera di tutto, e anche d'amore. In quel paesino si narra, ma sottovoce di una leggenda. D'amore e di morte. Rosa ne è affascinata. Il tema che i racconti affrontano è quello della condizione femminile. Infatti anche gli altri racconti ne indagano l'animo, anche se a volte non direttamente.
IL PONTE DELLA PRENETA
racconti di Anna Fotino
giovedì 19 febbraio ore 15,30
sede: Biblioteca Scuola Media "A.Frank"-
via Carnia 155 , Varese
Cordiali saluti
la Presidente di Universauser
Bruna Brambilla
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Corso di informatica ore 15,00/17,00
La prima lezione del corso di informatica è martedì 24 febbraio alle ore 15,00.
sede del corso: c/o la SCUOLA MEDIA ANNA FRANK
via Carnia 155-Varese
Corso di informatica ore 15,00/17,00
martedì 24 febbraio
martedì 3-10-17-31 marzo
martedì 7 14-21 aprile
durata 16 ore
costo 70,00 €
Destinatari: Persone con conoscenza elementare dell'uso del computer
per adesioni e info Bruna (333-4169612)
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Corso di coro amatoriale
1° incontro: sabato 14 febbraio, ore 9,30
Direttore: Mauro Vallini
Durata: 30 ore Costo 40,00 euro
sede: La Piaramide , Piazza De Salvo 5 , Varese
info e iscrizioni 333-4169612
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Inizio corso ore 19.00 costo 75 €
c/o Osteria”Cose d’altri tempi “. Via Monte Generoso, 7 Varese
Info: Bruna Brambilla 333-4169612 0332-341843
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
lunedì 9 ,16 ,23 febbraio; 2, 9, 16 marzo
-Come nasce la cucina casalinga.
Il ritorno alla buona, economica, saporita cucina della nonna
-Primi piatti second stagione
-Pollo, tacchini, coniglio, uova. Come cuocerli e come servirli
-Verdure di stagione, stufati di patate, verze e fagioli, 70 modi di fare la polenta
-I condimenti. Sapori,odori e spezie. Torte gratinate con i resti della dispensa
-Torte di pane e ricette con il pane e con il mais.
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Le tisane
Inizio corso ore 18.30 costo 75 €
Osteria”Cose d’altri tempi “. Via Monte Generoso, 7 Varese
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CORSO DI CUCINA
in collaborazione con l’osteria “Cose d’altri tempi”
I piatti della tradizione popolare
Conduce :Graziano Ballinari
CORSO DI CUCINA
in collaborazione con l’osteria “Cose d’altri tempi”
MA CHE BONTA'
Conduce :Graziano Ballinari
lunedì 18 ,25 maggio;
1, 8, 15, 22 giugno ore 19.00
1. Verdure estive (cotte e crude) per primi, secondi, insalate, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni e sapori freschi
2. Le salse che accompagnano carni, pesci, verdure e uova...l'intera gamma delle salse..: dalla modesta vinaigrette alle salse verde, rosa e nera
3. Le uova e la loro bontà...una sucessione di crepes, frittate, omelettes, uova affogate, uova alla neve, uova al forno e uova con la pasta
4. Il buffet : come se ne può preparare uno freddo, genuino e semplice per arrivare ad uno elegante e raffinato (approfondimento su insalate e carpacci)
5. Il riso e i suoi timballi, sformati, risotti, insalate e dolci.
La salute in bottiglia : tisane fresche per l'estate e la salute
6. Il pollo estivo: dai bocconcini di pollo alla maniera delle nonne alle cosce in carpione..e via verso il pollo alle erbe aromatiche, il pollo"impeperonato" , il petto di pollo alla mugnaia e il pollo nei fiori di zucca
Semifreddi al cioccolato, vaniglia, pistacchio e frutta ..tutti pronti in 7 minuti
Info: Bruna Brambilla 333-4169612 0332-341843
Bruna Brambilla
e-mail brambilla.bruna@gmail.com
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CORSO:
CITTA’ E LETTERATURA NEL XIX SECOLO
AUTORE: Michela Barzi
Primo ciclo di 4 incontri Parigi, Balzac, Baudelaire, Zola
Date tutti i giovedì del mese di febbraio 2009
(5, 12, 19, 26) h. 17,45 – 18,45
Luogo:
Spazio Scopri Coop via Daverio 6 Varese
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SCHEDA DEL CORSO
Carlo Emilio Gadda, per rappresentare le trasformazioni di Milano negli anni 20 e 30 del XX secolo, citava Baudelaire: il cuore di una città cambia più velocemente del cuore di un mortale[1]. Le parole di Baudelaire racchiudono bene il senso di quanto era successo durante il secolo precedente. Insieme alle ferrovie ed alle stazioni, alle industrie ed alle esposizioni universali delle nuove merci prodotte, sono le città le protagoniste dell’Ottocento.La città della rivoluzione industriale cresce in numero ed in abitanti: Londra alla fine del ‘700 aveva già 1.000.000 di abitanti che divennero nel 1841 2.235.000; a partire dal1830 in Gran Bretagna prima, in Francia ed in Germania poi, nascono nuove città legate ai bacini carboniferi ed alla nascente industria; la popolazione urbana aumenta in tutta Europa ed in moltissime città vengono abbattute le mura, inutile ostacolo alla crescita demografica ed all’arrivo di nuove strade e della ferrovia. La Parigi di Napoleone III modella il nuovo paesaggio urbano: dai Grand Traveaux del Barone Haussmann nasceranno i boulevards, le stazioni, le gallerie commerciali, i grandi magazzini, i nuovi mezzi di trasporto. La città cresce secondo una serie di anelli di grandi viali di scorrimento del traffico, oltre i quali sorgono le periferie con i quartieri popolari e le fabbriche. Parigi diventa la capitale del XIX secolo: Balzac vi ambienta le Scene della vita di Parigi de La Comédie humaine, Baudelaire i Tablaux parisiens dei Fiori del Male e Zola descrive l’umanità brulicante e perduta nei Mercati Generali de Les Halles: il ventre di Parigi.
I quattro incontri programmati per febbraio 2009 prendono spunto dalle descrizioni letterarie dei tre autori che attraversano l’Ottocento e che descrivono i grandi cambiamenti sociali avvenuti parallelamente alle trasformazioni della città: dall’ascesa della borghesia all’apparire delle grandi masse del proletariato.
Il corso potrà avere ulteriori articolazioni. Sono previsti incontri sulla Londra di Dickens e di Poe e sulla San Pietroburgo di Gogol e Dostoevsky.
[1] Le coeur d’une ville change plus vite helas que le coeur d’un mortel, Un fulmine sul 220, Milano,Garzanti, 2000,p. 44.
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Gita a due interessanti mostre al
MART di Rovereto:
Domenica, 15 febbraio 2009
Viaggio, ingresso, visita guidata alle due mostre € 36,00
over anni 65 € 29,00
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1) FUTURISMO 100.
Illuminazioni-Avanguardie a confronto. Italia, Germania, Russia
La mostra esplora in particolare le relazioni intercorse tra i futuristi e gli esponenti delle parallele avanguardie russe e tedesche, da Chagall a Kandiskij, da Klee alla Goncharova.
2) Il SECOLO DEL JAZZ: Arte, cinema, musica e fotografia da Picasso a Basquiat
L’ esposizione è organizzata intorno a una timeline che si sviluppa nel corso degli anni presentando puntualmente dischi, partiture e documenti storici significativi che saranno il filo rosso della mostra. E si amplia dedicando ai principali protagonisti delle arti visive specifiche sezioni storiche che ripercorrono le più importanti tappe dello sviluppo della musica jazz. Dalle opere dei grandi artisti del ‘900 come Henri Matisse, Jackson Pollock, Mondrian o Jean-Michel Basquiat, alle creazioni artistiche degli autori della Harlem Renaissance come Winold Reiss, Palmer Hayden e Archibald Motley, Jr., passando per i lavori del periodo della Free Revolution, come The Block II di Romare Bearden, fino a testimonianze documentarie eccezionali come i Soundies, gli antenati dei videoclip girati tra gli anni Trenta e Quaranta. L’esposizione si articola in diverse sezioni a tema, che raccontano l’incontro del jazz con la pittura, la fotografia, il cinema, la grafica, il fumetto: un incontro incredibilmente fecondo e in alcuni casi di un’intensità reciproca del tutto inedita per un fenomeno musicale.
PARTENZE |
RIENTRO |
da Varese (Piazza De Salvo) ore 7,30 |
da Gallarate (Sorella Raimonda) ore 8,00 |
previsto alle ore 20,00/20,30 |
Per problemi organizzativi è necessario versare anticipatamente la quota entro lunedì 2 febbraio 2009 presso la sede dell’Auser Piazza De Salvo 9 – Varese tel Auser: 333-4169612 brambilla.bruna@gmail.com
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Martedì dalle 18,00 alle 19,30 (intermedio)
Inizio corso: martedì 13 gennaio
Destinatari Persone con conoscenza scolastica della lingua inglese, che vogliono approfondire gli aspetti linguistici e di conversazione.
Percorso formativo Bilancio delle competenze linguistiche. Recupero grammaticale delle strutture fondamentali della lingua inglese. Conversazione in situazioni tipiche.
Durata del corso 33 ore
Costo: euro 70,00 I partecipanti devono inoltre essere soci dell’Auser (euro 12,50)
Per esigenze organizzative il corso può subire alcune modifiche di giorno o di orario
N° minimo partecipanti: 10
Per informazioni e adesioni cell 333-4169612 e-mail: brambilla.bruna@gmail.it
Sede del corso c/o Auser Piazza De Salvo 9
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